INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI EX ART. 13 E 14 DEL
REGOLAMENTO UE 2016/679
INERENTE LA SEGNALAZIONE DI CONDOTTE ILLECITE O IRREGOLARI (D. Lgs. n.
24/2023 WHISTLEBLOWING)
Ai sensi dell’art. 13 e 14 del Regolamento (UE) n. 2016/679 (di seguito
"Regolamento” o “GDPR”) e di ogni normativa applicabile in riferimento al
trattamento dei Dati Personali, questo documento descrive le modalità di
trattamento dei Dati Personali forniti al Titolare del trattamento a seguito
della segnalazione di presunte condotte illecite ed irregolarità.
La informiamo che il trattamento sarà improntato ai principi di correttezza,
liceità, trasparenza, minimizzazione dei dati, esattezza, integrità, e di
tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.
1. DATI DEL TITOLARE DEL TRATTAMENTO E DEL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI
DATI PERSONALI (RPD/DPO)
1.1 Titolare Del Trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati è KYMA MOBILITÀ S.p.A., avente
sede legale in Taranto, alla Via Cesare Battisti n. 657, TARANTO, Partita IVA
00146330733, Codice Fiscale 00146330733 e-mail:
kymamobilita@kymamobilita.it ,
P.E.C.:
kymamobilita@pec.kymamobilita.it
,
in persona dell’Avv. Daniele D’Ambrosio, Presidente del Consiglio di
Amministrazione, nonché legale rappresentante pro-tempore della Società, in
qualità di Titolare del trattamento, ai sensi del Regolamento UE 2016/679,
(di seguito anche il “Titolare” o “Società”).
1.2. Responsabile Protezione dei Dati (RPD/DPO)
Il responsabile della protezione dei dati è il dott. Ernesto Barbone,
contattabile all’indirizzo e-mail:
ernesto@studioconsulenzabarbone.it
.
2. CATEGORIE DI DATI PERSONALI OGGETTO DI TRATTAMENTO
Nell’ambito del procedimento di gestione delle segnalazioni di illeciti, ai
sensi del D. Lgs. n. 24/2023 in materia di tutela delle persone che segnalano
violazioni delle disposizioni normative nazionali (whistleblowing), il
Titolare tratterà i dati personali del soggetto segnalante, del soggetto
segnalato e di persone coinvolte e/o collegate ai fatti oggetto di
segnalazione.
Tali dati includeranno dati personali comuni, dati di contatto, dati sulla
qualifica professionale ricoperta ed informazioni ulteriori connessi alla
condotta illecita riportata.
I dati personali saranno raccolti direttamente presso l’interessato e non,
contenuti nella segnalazione di illeciti e nella documentazione allegata o
raccolti nel corso del procedimento di gestione della segnalazione.
Il Titolare potrebbe trattare, ai sensi della Normativa Privacy Applicabile,
dati appartenenti a categorie particolari di cui all’art. 9 del GDPR, per le
finalità di cui al paragrafo 3. che segue, previo specifico consenso
dell’Interessato, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lett. a) del GDPR.
3. FINALITÀ E BASE GIURIDICA DEL TRATTAMENTO
I dati personali degli Interessati saranno trattati dal Titolare, nel rispetto
della Normativa Privacy Vigente, ai seguenti fini:
-
gestione delle Segnalazioni ricevute dagli Interessati, ai sensi delle
“Linee Guida - Whistleblowing”, e per ogni altra finalità connessa al
processo di gestione “Linee Guida - Whistleblowing”, ivi comprese, a
titolo esemplificativo ma non esaustivo, finalità difensive, di controllo
interno della Società e monitoraggio dei rischi aziendali, in attuazione
di quanto previsto dal citato documento, dal contratto di lavoro, dal
Codice Etico, nonché dai relativi protocolli aziendali e dalle leggi
applicabili;
-
menzione dell’iniziativa assunta dal dipendente, previo consenso dello
stesso, nel proprio fascicolo personale, a corredo delle esperienze
professionali maturate e del percorso individuale di carriera, qualora la
segnalazione sia qualificata ai sensi delle “Linee Guida - Whistleblowing”.
Solo ove strettamente necessario ai fini dell’attività di verifica o su
istanza degli organi esterni
inquirenti, il soggetto Responsabile del ricevimento della segnalazione
(o un suo delegato) può, riportando adeguata motivazione, effettuare
l’associazione della segnalazione con l’identità del segnalante. In tal
eventualità, ad eccezione dei casi in cui sia configurabile una
responsabilità a titolo di calunnia e di diffamazione ai sensi delle
disposizioni del codice penale o dell’art. 2043 del codice civile e delle
ipotesi in cui l’anonimato non sia opponibile per legge (ad esempio,
indagini penali da parte della Procura della Repubblica, indagini
tributarie o amministrative, ispezioni di organi di controllo), l’identità
del segnalante verrà protetta in ogni contesto successivo alla
segnalazione e tutti i soggetti riconducibili al Titolare che,
eventualmente, ricevono o sono coinvolti nella gestione della segnalazione
sono tenuti a tutelare la riservatezza di tale informazione.
La base giuridica del trattamento per le finalità sopra descritte è:
-
la necessità di adempiere l’obbligo legale di applicare la normativa in
materia di whistleblowing a cui Kyma Mobilità è soggetto (art. 6, par. 1,
lett. c), nonché 88 del Regolamento, in relazione al D. Lgs. n. 24/2023).
Si specifica che l’identità del soggetto segnalante, senza il suo espresso
consenso, non verrà rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere
o a dare seguito alla segnalazione, espressamente autorizzate a trattare i
dati personali.
Infatti, è necessario il consenso del segnalante per rivelarne l’identità a
terzi (art.6.1 lett. A) GDPR), fatti salvi i casi in cui detta rivelazione sia
prevista per legge (par. 2 dell’art. 12 del D. Lgs. 24/2023).
Tuttavia:
-
nelle procedure di segnalazione interna ed esterna, qualora la
rivelazione dell’identità del segnalante e delle informazioni di cui
all’art. 12, comma 2, del D. Lgs. 24/2023 sia indispensabile anche ai fini
della difesa della persona coinvolta, al whistleblower sarà dato avviso
mediante comunicazione scritta delle ragioni della rivelazione dei dati
riservati;
-
nel procedimento penale, l’identità del segnalante sarà coperta dal
segreto nei modi e nei limiti previsti dall’articolo 329 c.p.p.;
-
nel procedimento dinanzi alla Corte dei Conti l’identità del
whistleblower non potrà essere rivelata sino alla chiusura della fase
istruttoria;
-
nell’ambito del procedimento disciplinare aziendale a carico del
segnalato, presunto autore dell’illecito, l’identità del whistleblower
non potrà essere rivelata ove la contestazione dell’addebito disciplinare
sia fondata su accertamenti distinti ed ulteriori rispetto alla
segnalazione, anche se conseguenti alla stessa.
Solo qualora l’identità del segnalante dovesse essere indispensabile per la
difesa dell’incolpato - e con espresso consenso del segnalante - potrà essere
svelata l’identità del whistleblower. Al ricorrere di tale ipotesi, il
Responsabile interno delle Segnalazioni che riceve la segnalazione, comunica
per iscritto le ragioni della rivelazione dei dati riservati. Qualora il
whistleblower non acconsenta alla rivelazione della propria identità e ciò sia
indispensabile per la difesa del segnalato, la segnalazione non sarà
utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare nei confronti del presunto
autore dell’illecito.
Il conferimento dei dati personali è necessario e il loro mancato rilascio
preclude la possibilità di dar corso all’effettivo riconoscimento delle tutele
previste dalla normativa in materia.
Tra le finalità della normativa in materia vi è infatti quella di offrire
tutela ed assicurare la riservatezza dell’identità del segnalante che faccia
emergere condotte e fatti illeciti. Tale protezione opera, quindi, solo nei
confronti di soggetti individuabili, riconoscibili e riconducibili alla
categoria indicata dalle norme di legge.
Infatti, il mancato conferimento di essi potrebbe pregiudicare l’istruttoria
della segnalazione. Quindi, il Titolare prenderà in considerazione la
segnalazione anonima quando la stessa verrà ritenuta adeguatamente
circostanziata e comunque tale da far emergere fatti e situazioni
relazionandoli a contesti determinati, quali ad esempio indicazioni di
nominativi di dipendenti, menzione di uffici/aree specifiche, procedimenti
amministrativi determinati.
4. DESTINATARI DEI DATI PERSONALI
I dati personali del soggetto che effettua la segnalazione non saranno
diffusi.
Per le finalità descritte al precedente punto 3, con particolare riferimento
ai limiti sulla conoscibilità dell’identità del segnalante, i dati personali
saranno trattati dai seguenti soggetti, designati autorizzati al trattamento
ex art. 2-quaterdecies del d. lgs. 169/2003 e art. 29 del Regolamento:
-
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
(RPCT);
-
Membri del gruppo di lavoro di supporto al RPCT e/o soggetti da esso
espressamente delegati;
-
Eventuali altre Unità Organizzative/Aree aziendali di cui il RPCT può
avvalersi, ove necessario;
-
Responsabile del procedimento disciplinare eventualmente aperto a carico
del soggetto segnalato.
La segnalazione e i dati personali potranno essere, inoltre, trasmessi, per i
profili di rispettiva competenza secondo quanto previsto dalla legge, ad ANAC,
all’Autorità Giudiziaria, alla Corte dei Conti ed altre eventuali autorità
pubbliche coinvolte, che tratteranno i dati in qualità di titolari autonomi.
5. TRASFERIMENTI EXTRA UE
I dati personali raccolti e trattati non saranno oggetto di trasferimento
verso Paesi non appartenenti allo Spazio Economico Europeo.
6. MODALITÀ DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Il trattamento dei dati personali del soggetto segnalante, effettuato secondo
i principi di correttezza, liceità e trasparenza, avverrà con il supporto di
mezzi cartacei, informatici o telematici, in modo da garantirne la sicurezza
e la riservatezza, in conformità alle previsioni di legge applicabili, con
l’adozione delle necessarie misure di sicurezza, tecniche ed organizzative,
volte, tra l’altro, ad impedire a soggetti non autorizzati di risalire
all’identità del segnalante.
7. PERIODO DI CONSERVAZIONE DEI DATI PERSONALI
I dati personali del soggetto segnalante saranno trattati e conservati per
tutto il tempo strettamente necessario alla gestione della segnalazione in
tutte le sue fasi, all’adozione dei provvedimenti conseguenti ed
all’adempimento degli obblighi di legge connessi e, comunque, non oltre il
termine di 5 anni dal giorno della segnalazione del fatto o atto illecito, in
ossequio al principio di minimizzazione di cui all’articolo 5, comma 1, lett.
c), del GDPR cui è tenuto il Titolare.
Ad ogni modo, si specifica che in caso di contenzioso giudiziale, i dati
personali del segnalante saranno conservati per tutta la durata del giudizio
e, comunque, fino all’espiazione dei termini per la proposizione delle
eventuali impugnazioni.
Dopo di ché i medesimi dati verranno distrutti o resi anonimi.
8. DIRITTI DELL’INTERESSATO
Ai sensi degli articoli dal 15 al 22 del GDPR, il soggetto segnalante, in
qualità di interessato, ha il diritto di:
-
ottenere da parte del Titolare la conferma che sia o meno in corso un
trattamento di dati personali che lo riguardano e, in tal caso, ottenere
l’accesso ai propri dati;
-
conoscere le finalità del trattamento, le categorie dei dati in questione,
i destinatari o le categorie di destinatari cui i dati sono stati o
saranno comunicati, il periodo di conservazione dei dati previsto o i
criteri utilizzati per determinare tale periodo;
-
chiedere al Titolare la cancellazione dei dati o la limitazione del
trattamento dei dati che lo riguardano;
-
opporsi al trattamento dei dati, fatto salvo il diritto del Titolare di
valutare l’istanza eventualmente presentata, che potrebbe non essere
accettata in caso di esistenza di motivi legittimi cogenti per procedere
al trattamento che prevalgano sugli interessi, sui diritti e sulle libertà
del segnalante;
-
richiedere la portabilità dei dati, nei casi previsti dalla legge.
Le richieste devono essere rivolte per iscritto al Titolare del Trattamento,
ovvero al DPO, ai recapiti indicati al punto n. 1
Si precisa, inoltre, che ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. 24/2023 e
dell’art.2-undecies, co.1, lett. f) del D. Lgs 196/2003 e ss.mm.ii., il
Titolare garantisce la riservatezza dell’identità del soggetto segnalante.
9. DIRITTO DI PROPORRE RECLAMO
Infine, laddove il segnalante dovesse ritenere che il trattamento dei propri
dati personali sia effettuato in violazione di quanto previsto dal Regolamento
(UE) 2016/679, esso potrà esercitare il diritto di proporre reclamo al Garante
per la protezione dei dati personali, come previsto dall'art. 77 del medesimo
Regolamento o adire l’autorità giudiziaria come previsto dall’art. 79 dello
stesso Regolamento, utilizzando la modulistica presente al seguente indirizzo:
https://www.garanteprivacy.it/home/modulistica-e-servizi-online
.